
Prima che nascesse mio figlio le convinzioni erano tante, basate in prevalenza sui miei studi e sulla mia esperienza in ambito educativo. Poi iniziai una nuova fase: La nascita di un figlio, un nuovo adattamento per una nuova vita. Iniziai dunque a recuperare tutte le informazioni apprese negli anni. Alcune sembrarono funzionare, altre si agganciarono male o furono un tantino strette. Davanti ai miei occhi mi fu chiara la più grande delle responsabilità che potessi avere: prendermene cura; per sempre.Il carico emotivo di una madre è enorme. Da certe situazioni vien voglia di scappare, altre invece sembrano più accomodanti. Puoi farcela, mi dicevo.
Tra prove ed errori, improvvisazioni e trionfi, si giunge un bel momento al “punto d’equilibrio”, e col vostro bambino imparate a conoscervi meglio.
Questo percorso di conoscenza, se sostenuto da terze figure, che come satelliti ruotano attorno al vostro mondo di madre-figlio, permette affrontare lo stesso in maniera meno tortuosa. È un privilegio che ho avuto il piacere di ricevere.
Il consultorio, l’ostetrica, l’amica che è già mamma, e sopratutto il padre di tuo figlio, sono i satelliti pronti ad accogliere, fra le tante cose, i tuoi pianti ed i tuoi molti sorrisi.
Ricordo quanto, nella coppia, ci fossimo informati su tutto. Pannolini lavabili, supporti ergonomici, allattamento, svezzamento, e anche qualche accenno alla scuola per essere pronti e consapevoli, in anticipo sui tempi.
Oggi, se ripenso a tutto, mi figuro queste donne, ora mamme, che si troveranno a dover affrontare la loro nuova vita, il loro nuovo doversi adattare ad un ruolo prima solo immaginato, però sommerse da questa paradossale situazione d’emergenza; e immagino il loro arrivo a casa nella solitudine di una imprevista, quanto necessaria, solitudine.
Ci sono gruppi di mamme, però, che anche a dispetto di questa clausura sanitaria possono fare la differenza. Ricordo di non averle mai incontrate di persona, se non successivamente, eppure salvarono il mio allattamento (gioia e dolore del mio percorso di madre) attraverso gli strumenti tecnologici che questa era innovativa ha messo a disposizione, sostenendomi in ogni passaggio cruciale con una modalità che oggi risulta essere sì la sola, ma pur sempre utile, necessaria, chiarissima.
Affrontammo gli scatti di crescita, l’allattamento a richiesta; venni incentivata, sostenuta; ricevetti informazioni con modi cui nessuno, prima di allora, mi parló mai.
Quando non comprendevo c’erano loro, pronte a chiarirmi le idee, e mai nessuno pretese di insegnarmi. Venni consigliata, ed io mi sentivo libera di ascoltare e procedere.
Inizieremo degli approfondimenti, grazie ai quali spulceremo ogni aspetto di questa cammino genitoriale, in questo tempo senza tempo. Analizzeremo temi, chiacchiereremo con figure che abbiano competenze specifiche, e lo faremo attraverso il blog e le pagine correlate, dirette o semplici interviste; ma soprattutto saremo libere di cambiare rotta se ci andrà di farlo.
Daremo suggerimenti concreti a genitori ed educatrici/educatori che ogni giorno si troveranno a dover rispondere e sostenere donne e madri, e non pretenderemo di insegnare niente a nessuno.
Torneremo ad abbracciarci.