Parliamo molto spesso delle tappe evolutive del bambino ma come possiamo agire per nutrirlo attraverso carezze negative o positive?
Il bambino afferma la propria autonomia ma prima deve separarsi e creare una sua identità.Ma cosa vuol dire quando utilizziamo il termine SEPARAZIONE.
Con “separazione” indichiamo lo stadio in cui il bambino sente di essere diverso e noi gli diamo il permesso di pensare e sentire diversamente da noi. Dai diciotto ai tre anni il bambino si lancia all’esplorazione dell’ambiente sociale. Il suo agire a volte diviene provocatorio, in questa fase si acquisisce la capacità di controllare gli sfinteri e di riconoscere lo stimolo. Questo sotto l’aspetto psicologico determina la differenza fra sé e l’altro e la nascita di una propria identità. Siamo nella fase del ” NO”. Il bambino cerca di affermare la propria indipendenza ma anche la scoperta dei limiti che i genitori pongono. Possiamo aiutarlo ad esprimere le proprie emozioni, di essere diverso e separato dagli altri familiari. L’attività verbale si consolida e il bambino può essere invogliato ad utilizzare un pensiero logico. Le regole saranno fondamentali non rinunciando però all’accettazione incondizionata. Se il bambino in un momento oppositivo butta tutti i giocattoli fuori dalla cesta, anziché dirgli :perché butti tutto in giro? Sei cattivo!! , ( carezza negativa incondizionata); sarà piuttosto il caso di dire con fermezza : chi mette in disordine deve riordinare , questa volta lo faremo insieme, ( carezza negativa condizionata che pone una regola e stabilisce una causa-effetto)
Il compito dell’adulto è di sostenere e indirizzare la crescita all’interno di un clima famigliare sereno .