…”lasciami Essere”

Cosa insegnare ad un bambino? 
Affrontando nuovamente la tematica della crescita e dello sviluppo intellettivo del bambino, chiariremo questa volta quella che è, o almeno dovrebbe essere, la figura dell’adulto in relazione ad ogni fase evolutiva legata alla scoperta dell’essere nel bambino.

Asserendo fin da subito che il più sano modo di porsi quale adulto è in qualità di osservatore attento e partecipe, spettatore della crescita del bambino ma pronto ad esserci allorquando richiesto, avremo già posto le basi per una sana relazione fra il mondo delle cose e la propria (del bambino) interiorità. 
Nessuna sostituzione di ruoli andrebbe quindi mai effettuata fra le due figure o correzione diretta di una azione ritenuta scorretta. La sollecitudine del provare e riprovare, errore dopo errore, permetterà al nostro bambino di misurare la propria autostima, accrescerla e farne una risorsa, in misura inesauribile per il futuro di uomo. Questa consapevolezza appresa ed accresciuta, condurrà il bambino verso la comprensione di un sé speciale, unico, capace e giammai superiore. 

Un essere in possesso di capacità d’elaborazione e risorse, disposto comunque all’ascolto ed al confronto senza doversi sentire sbagliato nel proprio aver agito magari più e più volte, ne avrà fatto semplicemente esperienza . Avrà fatta propria anche la disposizione all’ascolto e la volontà di chiedere aiuto, quando ne avrà bisogno, accettando serenamente quelle negazioni, quei “no” che imparerà far propri e riproporre. 

Un bambino disposto a migliorare sempre sé stesso ed il mondo attraverso l’azione consapevole e libera da condizionamenti. Capace di essere e non solo di fare. 

Capace d’apprendere ed insegnare.