AMBIENTAMENTO
Periodo inteso per le famiglie alle prese con un passaggio importante nella storia di vita di ogni bambino. L’entrata al nido lo condurrà in un viaggio all’indipendenza e alla conquista delle sue capacità più profonde .
I dubbi che spesso i genitori esprimono sono: sarà troppo piccolo , soffrirà , non capirà perché l’ho lasciato lì , sta meglio a casa con i nonni.
Proviamo brevemente a rispondere a queste domande .
Il concetto di troppo piccolo rappresenta forse più un bisogno dell’adulto di non staccarsi dal bambino. Le separazioni sono una tappa obbligata nella nostra vita, un sano attaccamento è indice di una serena separazione , senza traumi ne drammi, sarà naturale che il bambino pianga , il suo pianto andrà accolto non esasperato. I nonni sono una favolosa risorsa, ma dovrebbero godere del nipote non stancarsi con esso, il piacere di stare assieme arriva dalla freschezza che i nonni possono apportare al piccolo , renderli prigionieri di un nipote non li renderà probabilmente efficaci nel loro ruolo.
Passiamo alla parte tecnica per chierici le idee.
Nei nidi con metodo montessori si parla di AMBIENTAMENTO e ACCOGLIENZA e non di inserimento; il bambino non viene infatti inserito in una situazione cui “deve abituarsi” né tantomeno si deve “adattare”, ma intendiamo un AMBIENTAMENTO attivo in senso biologico, psicologico, emotivo, sensoriale, cognitivo. “Ambientarsi equivale riconoscere l’ambiente come proprio: per il bambino conoscerlo e comprenderlo a poco a poco, scoprire gli spazi disponibili e gli oggetti che, dapprima sconosciuti, diventano via via familiari, accettare persone nuove – altri bambini, altri adulti . e infine la cosa fondamentale è riuscire a separarsi senza sofferenza dal familiare che lo accompagna al Nido. E’ un evento nuovo anche per il genitore, come lo è per l’educatore che incontra per la prima volta quel bambino, quella madre, una situazione non proprio tranquilla per tutti coloro che sono coinvolti.
“Il termine “accoglienza” denota calore, attenzione, riguardo. …….” “Un Nido per amico” Grazia Honegger Fresco”.
L’ambientamento per il bambino di qualsiasi età è di determinante importanza per quella che sarà la sua intera esperienza di vita al Nido.
“L’ambientamento è il luogo e il tempo in cui il bambino può sperimentare il volo dalle braccia materne a quelle amichevoli di sostituti ugualmente adeguati”.
La funzione delle educatrici è quella di costruire la relazione con il genitore e quella con il bambino.
Curare con particolare attenzione questo momento significa porre le basi di un processo di conoscenza tra bambini, educatrici e genitori che permetterà di affrontare con successo le diverse sfide evolutive cui bambini e bambine vanno incontro nel periodo di permanenza al Nido.
La fase dell’ambientamento è così articolata:
- l’affiancamento e la conoscenza da parte del educatore, madre- bambino
- la preparazione di uno spazio adeguato;
- il porsi come figura di sostegno al genitore;
- l’individuazione del gioco e delle routine come occasione di costruzione di relazioni;
- l’utilizzo del gruppo di lavoro come risorsa per ogni suo membro;
- la definizione di che cosa osservare nella coppia mamma-bambino e nell’agito dei singoli.
Per ogni bambino è previsto un periodo di ambientamento-conoscenza che potrà variare da caso a caso e durante il quale è richiesta la presenza, accanto alle Educatrici, di un genitore o di un adulto di riferimento. Progressivamente diminuisce la presenza del genitore, che sarà comunque disponibile in caso di bisogno, mentre aumenta la vicinanza con le Educatrici.
Definiamo un ambientamento completato quando il bambino sarà capace d’affrontare tutte le routine della giornata al nido con serenità .
Rispettiamo i tempi dei bambini, mettiamoci in osservazione , rispettiamo la loro autonomia e il voler fare da soli, saranno loro a suggerirci come muoverci .