La prima fase della storia dell’uomo è segnata dal movimento, il movimento ci comunica che c’è vita.
Dalla posizione a quattro zampe – alla posizione eretta – alla capacità di usare l’arto superiore.
Quando parliamo di movimento immaginiamo spesso un bambino che corre su e giù per una stanza, un giardino. Il movimento riguarda molto più da vicino lo sviluppo mentale, esso aiuta quest’ultimo e non può essere scisso dalla psiche. Mente e attività sono due parti dello stesso ciclo.
Il movimento parte dal corpo ed è attraverso la mano che il bambino fa esperienza del mondo, la mano è un “organo d’intelligenza”.
Lo sviluppo della mano si forma attraverso:
- Stadio istintivo (del neonato)
- Stadio intenzionale volontario
- Sviluppo della forza
Le mani “sono il nostro primo contatto con il concreto, il nostro modo per difenderci e per esprimerci.” Il nostro modo per esplorare il mondo che ci circonda.
Il controllo che il bambino è in grado di acquisire sul proprio corpo dipende soprattutto dalla maturazione del suo cervello..come il controllo degli sfinteri, ma questo sarà argomento d’un altro articolo.
La conquista delle principali abilità avviene nel primo anno e mezzo di vita attraverso due linee di sviluppo:
- La tendenza del bambino a raggiungere una sempre maggiore mobilità per esplorare l’ambiente.
- La tendenza del bambino a raggiungere la posizione eretta per usare le mani, anziché come sostegno, per fare esperienze.
Si distinguono due tipi di abilità motorie:
- Quelle eseguite con la coordinazione dei grandi muscoli del tronco e degli arti.
Queste abilità servono per l’equilibrio posturale e per il movimento nello spazio; si realizzano attraverso cinque posizioni principali: SUPINO-SEDUTO-CARPONI-ERETTO-CAMMINA.
- Quelle eseguite con la coordinazione dei piccoli muscoli delle braccia e delle mani.
Queste abilità servono per le attività motorie raffinate. Cominciano con i movimenti dell’intero braccio per diventare via via movimenti più articolati; si realizzano in tre principali conquiste del braccio e della mano: RAGGIUNGERE-AFFERRARE-RILASCIARE.
Da un punto di vista fisico il movimento è rappresentato dallo sviluppo dell’apparato scheletrico e muscolare, quest’ultimo avviene con la mielinizzazione.
La mielinizzazione dei neuroni è un processo proprio dell’uomo che inizia al quinto mese di vita fetale e prosegue fino a 18 mesi dopo la nascita, ma può rallentare a 2 anni e proseguire fino a 10. È massima tra i 6 e gli 8 mesi di età. Nel complesso la sintesi mielinica è accompagnata da un arricchimento lipido proteico e da un impoverimento di acqua
Da un punto di vista psicologico il movimento è rappresentato dalla conoscenza resa possibile dall’attività motoria nell’ambiente; naturalmente questa spinta verso la conoscenza deve essere alimentata da stimoli adeguati. Offriamo al bambino degli strumenti perché possa sviluppare al meglio il suo potenziale.
Di seguito vi illustrerò un’attività con oggetti semplici di uso comune, capaci ad allenare lo sviluppo della mano e la concentrazione del vostro bambino.
Troppo spesso ai bambini vengono offerti giochi non adatti al loro sviluppo, capita per questo che la mancata conoscenza dell’oggetto li induca ad abbandonare velocemente l’attività proposta. Sediamoci accanto ai nostri bambini, presentiamo con amore l’attività proposta.