Genitori efficaci

Confrontarmi con adulti affermati nel loro ruolo sociale, ricco di considerazione ed efficacia non ha, talvolta, trovato medesimo riscontro al di fuori di quei determinati ambiti entro i quali, gli stessi, eccellevano ( siano questi il posto di lavoro o la cerchia di amicizie ).  Proprio per questo, ho  deciso di approfondire l’argomento  sulle affermazioni e le capacità personali ma in ambito genitoriale attraverso il mio blog, perché sia possibile  trovare un altro piano di confronto.

  
Essere genitori non è per nulla qualcosa di scontato né di definito. Genitori si diventa crescendo, proprio come il bambino che, nel suo percorso evolutivo, diverrà un giorno uomo.

Affrontare con successo una qualsivoglia nuova condizione però, presuppone una discreta consapevolezza di sé ed una sufficiente conoscenza delle proprie risorse e capacità .

Bandura chiarì tale concetto nel: “Senso di autoefficacia”, definendolo come: “La convinzione, circa le proprie capacità, di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre un dato risultato.”

Il risultato, in questo caso, sarà la crescita e lo sviluppo del bambino attraverso la convinzione di capacità ed azione del genitore.

Lo sviluppo dell’autoefficacia.

Bandura analizzò attraverso numerose ricerche lo sviluppo della percezione d’autoefficacia nei diversi periodi di vita.

Questa, infatti, non può definirsi qualcosa di stabile ed immodificabile poiché risente fortemente sia del livello di sviluppo personale, sia del tipo di esperienze vissute ed in certa misura del contesto entro il quale l’individuo viene a trovarsi, di volta in volta differente se non più spesso inteso come nuovo.

Nel bambino, inizialmente, il contesto principale dal quale trae e quindi svolge esperienze di efficacia (che siano di padronanza o meno) è l’ambiente entro il quale è inserito.  Da questo, farà scorta di competenze.

Pensate al semplice gattonare, al tentativo successivo del sostenersi, del cadere e rialzarsi. Non rappresentano forse tali sforzi la risorsa che successivamente gli permetterà comprendere l’attivazione, creando in lui il pensiero di raggiungimento  di obiettivi prefissati? Sì; rappresentano la prima e solida risorsa.

Il sostegno, verbale e non verbale, sarà di notevole importanza in questa fase, come nelle successive.

Capita spesso vedere scene di genitori che alla prima caduta, accompagnino l’accaduto con un grido di terrore; niente di più errato. I bambini apprendono dall’ambiente (come è stato detto) e dalle figure di riferimento nello specifico.

Informazioni utili circa le loro abilità, avranno risposta tanto nell’espressione del volto quanto nelle parole del genitore presente, in stretta correlazione tra l’azione  compiuta e l’effetto percepito. È questa una prima comprensione di abilità e gestione emotiva alle diverse situazioni affrontate o da affrontare.

In famiglia, le convinzioni di autoefficacia contribuiscono a determinare un buon funzionamento familiare ed un elevato grado di soddisfazione.

La famiglia rappresenta il contesto di sviluppo, struttura e processo per la formazione d’autoefficacia. Successivamente, l’ambiente esterno ed il contesto sociale più ampio, espanderanno la convinzione di autoefficacia ai “pari”, assumendo questi un ruolo sempre più ampio ed importante per quelli che definiremo “modelli e stili efficaci di pensiero e comportamento”.

Autoefficacia genitoriale. 

Per quei genitori che contribuiranno allo sviluppo ed al consolidamento del senso di autoefficacia, nonché delle competenze nei loro figli, sarà di primaria importanza la consapevolezza del senso di autoefficacia genitoriale, ovvero la convinzione del genitore di essere in grado di gestire le situazioni di crescita e sviluppo dei propri bambini, dall’allattamento alla vita adulta.

  • Saper mantenere una buona comunicazione;
  • Supportarli e sostenerli emotivamente e affettivamente;
  • Favorire il processo d’individuazione.

Atteggiamenti efficaci dei genitori:

  • Creare un ambiente familiare stimolante;
  • Rispondere in modo coerente e contingente al comportamento dei bambini;
  • Concedere autonomia ai figli e interagire con loro in modo non intrusivo;
  • Mantenere la disciplina usando il meno possibile le punizioni e avvalendosi di metodi che incoraggiano comportamenti positivi;
  • Avere verso il bambino, un atteggiamento di calore e sostegno emotivo.

In che modo i genitori possono favorire il successo nei loro figli ?

  • avendo aspettative adeguate;
  • spiegando chiaramente ciò che si aspettano da loro;
  • fornendo l’aiuto necessario;
  • rimuovendo eventuali ostacoli;
  • offrendo modelli adeguati.